Come aprire un compro oro

Come aprire un compro oro e dare inizio a questa attività commerciale? Esistono passaggi, obblighi e aspetti di vario genere che vanno seguiti e rispettati.

Con l’approvazione del decreto legislativo numero 92 del 25 aprile 2017, sono state introdotte tra l’altro nuove regole per l’avvio di un’attività di compro oro.

Obiettivo di questa normativa è principalmente quello di contrastare le attività criminali e nel particolare quelle di riciclaggio, spesso riconducibili a questo genere d’imprese. Noteremo per questo regole tanto restrittive quanto necessarie.

Prima di tutto, è da segnalare come, per aprire un compro oro, non sono richiesti particolari requisiti personali o professionali particolari, se non quello di essere incensurati. Gli adempimenti necessari sono dunque i medesimi previsti per chi decide di mettersi in proprio con un’altra attività, ad esempio una ditta individuale.

Vediamo di seguito i passi necessari: aprire una partita IVA; richiedere l’iscrizione al registro delle Imprese competente; presentazione della denuncia d’inizio attività allo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune; richiesta di licenza alla questura di zona; richiesta di autorizzazione del Comune per l’affissione di un’insegna; e varie altre operazioni quali aprire un conto corrente dedicato alle operazioni di compravendita, ecc.

Prima di adempiere a tali provvedimenti, va individuato il locale adatto, della grandezza di almeno 20 metri quadrati.

Chiaramente per questo tipo di attività, la questura richiede che nel locale adibito a compro oro vengano istallate tutti i presidi necessari per garantire una sicurezza (doppia porta blindata, o vetro di protezione tra cliente e operatore, sistema di allarme e video sorveglianza.

La legge numero 7 del 2000 merita poi un accenno. Qui sono indicate le norme che tutti coloro che intendono acquistare e rivendere devono rispettare: tenere un registro (schede numerate) dove annotare tutte le compravendite effettuate dai privati, indicando le generalità del venditore, il domicilio, il numero di documento, e la descrizione degli oggetti acquistati; per evitare reati di varia natura, i gioielli, prima della loro messa in vendita, devono essere mantenuti in negozio, nel loro stato originario, per almeno dieci giorni.

Il nuovo decreto del 25 aprile 2017 riporta inoltre un ulteriore obbligo. Per le attività commerciali che si occupano di acquisto e vendita di oro e argento, bisogna iscriversi in uno speciale registro degli operatori di compro oro professionali (eccezion fatta per le banche).

Solo chi iscritto a tale registro, tenuto presso l’OAM (Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi), potrà esercitare l’attività.

COME APRIRE UN COMPRO ORO IN FRANCHISING

Si tratta di un’opzione molto valida per chi è interessato a questo business. Ovvero la possibilità di aprire un compro oro affidandosi a una catena già esistente di franchising oro. I vantaggi sono numerosi, dalla riconoscibilità immediata della propria insegna e del logo online, al “know-how” trasferito dalla casa madre, economia di scala, pubblicità nazionale. Inoltre, un franchising richiede che vengano rispettate delle regole che permettono poi di avere una gestione facilitata della merce e della burocrazia. In particolar modo nei primi tempi, l’azienda principale offre ai propri affiliati un sostegno e un’assistenza continui

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